Da ormai un mese la nostra routine si è stravolta. Dobbiamo stare in casa e non possiamo uscire se non per cose strettamente necessarie. Questa situazione ha sicuramente dei risvolti nel nostro umore, ma che risvolti ha invece nei nostri animali?
Per alcuni di loro la presenza costante del proprietario è essere sicuramente gradita, ma per altri non proprio, soprattutto per quanto riguarda i gatti. Di punto in bianco si sono trovati a vivere un susseguirsi di domeniche. I loro spazi sono stati invasi, in casa c’è sempre il proprietario, o tutta la famiglia, in costante attività, c’è chi gioca, chi cucina, chi ascolta musica, chi parla al pc o al telefono, chi guarda la tv e chi fa attività fisica. La casa è diventata un ambiente quasi costantemente rumoroso e pieno di gente con pochi spazi e momenti di tranquillità. Per far accusare meno questo cambio di routine, che può essere anche molto stressante, l’ideale sarebbe riorganizzare la casa per dare spazio anche ai nostri animali. Ovviamente in modo differente in relazione al fatto che si possieda un gatto o un cane.
Oggi parleremo in particolare del gatto, mentre il prossimo post lo dedicheremo al cane.
· Arricchimento ambientale:
Si possono recuperare tutti i giochi, anche i più vecchi, non più utilizzati, e metterli a disposizione a rotazione, dando così l’impressione di avere sempre un gioco nuovo.
Si può utilizzare anche una fontanella d’acqua corrente (è possibile crearla anche con un rubinetto se non la si possiede, o se non si ha la possibilità di acquistarla) per creare un nuovo punto acqua che nel contempo dia uno stimolo ludico.
· Luoghi di riposo:
Utilizzare scatole di cartone, che sappiamo essere uno dei posti preferiti per la maggior parte dei gatti.
Mettere cuccette vicine ma in più piani (ad esempio una per terra, una sulla scrivania e una sopra una mensola) e sfruttare la tridimensionalità dello spazio, che è molto importante per il gatto.
Cesti di vimini recuperati dai regali natalizi.
· Graffiatoi:
sono fondamentali, già quasi tutti i proprietari di gatti li possiedono, però è bene che siano posizionati in modo corretto, ovvero vicino al luogo di riposo più frequentato in modo che il gatto sia stimolato a utilizzarlo (e salvando così gli arredi).
· Punti alti:
dargli la possibilità di salire (attraverso sedie e mobilia interposti) in punti alti.
· Ricerca olfattiva:
in una scatola di cartone inseriamo del polistirolo o delle palline di carta e nel fondo delle carte di cioccolatini con all’interno dei croccantini, supportandoli nel caso in cui non sia immediato per loro lo scopo del gioco.
· Giochi:
Riempire un secchio con dell’acqua e dei cubetti di ghiaccio, da togliere, e/o una pallina, da spostare.
Forare una scatola e mettere all’interno dei tappi di sughero, palline di carte e/o pasta cruda per creare una situazione di caccia.
· Incentivare attività spontanee:
se durante le nostre attività quotidiane i nostri gatti di intromettono e vediamo la possibilità di creare un gioco possiamo assecondarli. Ad esempio se si sta piegando le lenzuola e il gatto si mette sopra si può cullarlo come fosse un’amaca.
· Orari e alimentazione:
Per i gatti è molto importante la routine giornaliera, perciò cerchiamo di mantenere i soliti orari per quanto possibile. In particolar modo per quanto riguarda i pasti, anche se la richiesta da parte dell’animale dovesse aumentare. Trovandoci sempre in casa gli animali più golosi potrebbero richiedere il cibo più volte rispetto a quanto siano abituati e, essendo noi in uno stato emotivo particolare, potremmo essere tentati ad accontentarli, rischiando di sovralimentarli.
· Isolamento e distanziamento sociale:
Per loro è molto impostante avere momenti di isolamento e solitudine. Utilizziamo momenti come fare spesa, buttare l’immondizia e andare a prendere la posta per concederci momenti di distacco. Se le dimensioni della casa ce lo permettono, cerchiamo di lasciare almeno una stanza con un punto di riposo libera, in modo che l’animale possa sottrarsi dalla nostra presenza. L’isolamento, però, non deve mai essere un isolamento forzato, come per esempio chiudere le porte delle stanze. E’ bene che questi momenti siano spontanei, sennò nell’animale si crea una sensazione di disagio. Nel caso in cui ci sia la necessità di non essere disturbati, come ad esempio per una lezione online o una call conference di lavoro, chiudere la porta il più delle volte è controproducente perché molto probabilmente inizieranno a miagolare insistentemente, perciò è più conveniente lasciargli qualche minuto in cui loro possano curiosare e poco dopo, soprattutto se mettiamo già un punto di riposo nella stanza, si metteranno a dormire. Nel caso in cui si debba per forza tenere la porta chiusa, gli altri componenti della famiglia possono distrarlo iniziando delle attività con loro.
· Osmosi emozionale:
I nostri animali sanno che non siamo in vacanza. Le nostre emozioni inficiano e contagiano i nostri amici a quattro zampe. Cerchiamo quindi di prestare attenzione e dare loro anche una spiegazione verbale di ciò che sta accadendo, anche se ci sembra stupido, perché noi stessi facendolo ci calmiamo e trasmettiamo loro più tranquillità. Allo stesso tempo però non dobbiamo attaccarci a loro in modo eccessivo, soprattutto se ci si ritrova soli a trascorrere questa quarantena, perché rischiamo di fargli percepire un peso eccessivo che non sono in grado di metabolizzare.
· Bambini:
i bambini sono pieni di energia e questo può essere positivo quanto negativo, perciò è fondamentale incanalare questa energia creando qualcosa che può essere un vantaggio sia per il gatto che per il bambino con l’aiuto della mediazione di un adulto. I giochi che abbiamo già visto nei punti precedenti, possono essere fatti anche con i bambini.Il gioco è bene che venga fatto sempre con degli oggetti e non fisicamente con il gatto per non rischiare che il gatto si infastidisca e magari possa far male al bambino graffiandolo o mordendolo. Ricordiamoci anche di prestare sempre attenzione all’atteggiamento e alla disponibilità del gatto e coinvolgerlo a fare delle attività solo se ne ha voglia, lasciandogli i suoi momenti di riposo, di sola osservazione e rispettando la sua routine.
Sicuramente questo momento, se gestito al meglio, può migliorare e valorizzare la relazione che noi, e i nostri bambini, abbiamo con i nostri animali.
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